RUBRICA PSICOLOGIA – DIPENDENZE
In questo periodo sto collaborando con una comunità terapeutica e parlando con persone, riflettevo…
Esiste ancora gente che pensa che una persona che ha fatto o fa uso di sostanze sia una persona che ha voglia di giocare a morire.
Esiste ancora, per una persona che è guarita dalla dipendenza, l’etichetta sociale cucita addosso come fosse una medaglia al disvalore.
La dipendenza in generale è una condizione di malattia. Un drogato è una persona che sta chiedendo qualcosa attraverso un comportamento disadattivo come può essere ad esempio l’autolesionismo.
O il non mangiare, per una persona anoressica.
O il mangiare e vomitare per una bulimica.
Se imparassimo ad ascoltare e comprendere cosa c’e dietro ad una scelta simile, cadrebbero tutti i nostri pregiudizi. La vera fame che conosce la paziente anoressica è la fame d’amore.
La vera dipendenza che vorrebbe avere un drogato è quella dell’affetto e delle relazioni che nutrono.
La cosa che davvero vorrebbe vomitare una paziente bulimica è la mancanza di un posto nel mondo e chissà quanto altro…
Le dipendenze e i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono malattie, non sono colpe.
E le etichette possono ostacolare grandi percorsi evolutivi. Chi è passato attraverso la sofferenza della malattia e ha visto la luce, è una persona migliore delle altre proprio per questo: perché fare i conti con se stessi non è da tutti e non è per tutti.
Dott ssa Monica Ghidini – psicologo clinico, counselor sistemico, facilitatore mindfulness
ghidinimonica@hotmail.com
Specializzata nelle dipendenze
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