STALKING

STALKING

RUBRICA PSICOLOGIA

STALKING

Lo stalking è: ‘’ una forma di aggressione messa in atto da un persecutore che irrompe in maniera ripetitiva, indesiderata e distruttiva nella vita privata di un altro individuo, causando a quest’ultimo gravi conseguenze fisiche o psicologiche’’

(Maran, 2010).

Il persecutore (stalker) colpisce perseguitando e generando ansia, paura e malessere fisico nella vittima che possono degenerare sino agli attacchi di panico, fobie, depressione e suicidio. Questi attacchi non sono sporadici ma perpetuati nel tempo anche per mesi ed anni.

Lo stalker opera in piena coscienza, volontariamente ed in modo mirato con lo scopo di controllare la vittima e/o la sua famiglia o comunque le persone a lei vicine colpendola nei suoi affetti: infatti può esercitare la sua persecuzione ‘’usando’’ i familiari, i figli e persino gli animali domestici.

Lo stalking presuppone quindi una violenza psicologica attuata attraverso diversi canali e per un certo periodo di tempo, deve arrecare danno alla vittima (fisico o psicologico) con limitazione della sua libertà.

I principali metodi sono i seguenti:

-telefono, messaggio, mail, fax, pirateria informatica, chat, microcamere nascoste, registratori sino a modalità più sofisticate nel tentativo di rubare l’identità della vittima o crearne una che la metta in difficoltà ( editing di immagini pornografiche )

-regali indesiderati e continui, avance insistenti

-visite a domicilio o nei dintorni facendo in modo che la vittima non possa non vederlo oppure il contrario

-presenza indesiderata sul luogo di lavoro

-frequentazione di luoghi frequentati della vittima sino al pedinamento, alla sorveglianza con riprese della vittima nelle sue varie attività e spostamenti

-atti vandalici all’abitazione

-minacce sempre attraverso diversi canali sia dirette che indirette

-violenze private (ad es: tentare di far uscire di strada la vittima con l’auto)

-maltrattamento di cose od animali ai quali la vittima è legata, danneggiamento beni della vittima o di persone a lei care (ad esempio bucare ripetutamente le ruote dell’auto di un familiare)

-violenze psicologiche attuate tramite svilimento continuo, attacco all’identità della persona (ad es: ’’non sei una donna’’, ‘’non sei degna di essere madre’’)

-violenze fisiche sino alle percosse

Lo stalker non si riconosce in questa descrizione in quanto si sente autorizzato a fare ciò che fa ed è convinto di avere una qualche diritto sulla vittima soprattutto se vi è un legame affettivo. Spesso lo stalker è una persona alla quale è stato riscontrato un disturbo psichiatrico (Dominio Ossessivo Compulsivo, Disturbo Narcisistico di Personalità) oppure ha dipendenza da alcool, droga…oppure avere un disturbo al limite del patologico non diagnosticato ed essere quindi considerato ‘’strano’’ ma normale.

Lo Stalker nega qualsiasi responsabilità per le azioni fatte e le parole dette e spesso è talmente realistico nella sua descrizione dei fatti da confondere anche la vittima che spesso è portata a giustificarlo ( soprattutto nel primo periodo quando ancora non realizza di essere una vittima).

Non è facile individuare uno Stalker anche se alcuni tratti sono tipici e comuni:

-collerico

-metodico/ripetitivo

-porta facilmente rancore anche per piccoli torti subiti

-ragionamento macchinoso

-molto gentile in presenza d’altri, premuroso oltre misura

-collezionista

-introverso

-difficoltà nei rapporti gerarchici

-intollerante alle frustrazioni

Lo Stalker dopo aver individuato la vittima cerca in tutti i modi di sopperire alle carenze affettive o materiali della vittima stessa cercando di dare un’idea diversa da come è realmente. Elargisce facilmente complimenti, è gentile, premuroso, molto presente e disponibile, si adopera per aiutare la vittima in ogni sua attività dedicando molto del suo tempo libero. Si mostra alle persone che stanno intorno a lei come se fosse davvero la persona giusta esaltando e portando la vittima in palmo di mano. Questo atteggiamento, soprattutto quando la vittima è alla fine di una relazione od in un momento difficile della sua vita fa in modo che lo come il salvatore, come la luce in fondo al tunnel, colui che finalmente la considera. Lo stalker, proprio come il ragno, costruisce la sua tela in modo geometrico e perfetto mettendo la preda al centro della sua esistenza. La vittima inizialmente non si rende conto di aver assunto tale ruolo e spesso, anche pur accorgendosi di alcuni atteggiamenti e subendo controllo, lo giustifica a sua volta sino ad auto incolparsi di non comprendere ed apprezzare le sue premure e la sue attenzioni. Una volta svelata l’identità dello Stalker la vittima reagisce ma spesso non è creduta nemmeno dalle persone che le stanno vicino in quanto lo stalking, soprattutto entro le mura domestiche, sono difficilissime da dimostrare. Lo Stalker infatti è come se avesse più personalità che utilizza a seconda della persona con la quale interagisce;, infatti la vittima non è mai sola ma ci sono vittime secondarie che lo Stalker usa per esercitare il suo controllo perverso sulla vittima primaria.

Se pensi di essere vittima di uno Stalker o conosci qualcuno che potrebbe esserlo non esitare a contattarmi per capire come riappropriarti della tua vita e della libertà o per permettere ad altri di liberarsi definitivamente da una schiavitù non voluta. Ricorda che lo Stalking è considerato a livello giuridico come un omicidio (art.612 bis. c.p., art.660)) ed è perseguito dalla legge: non aspettare, fatti aiutare.

Il primo contatto è gratuito, scrivi a: dott.brusadelli@psicobiomed.it

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